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Neuroni Specchio

Osannati, contestati ed anche osservati con diffidenza, i neuroni specchio sono una recente scoperta delle neuroscienze che ha stimolato la formulazione di nuove teorie ed ipotesi, coinvolgendo altre discipline quali la psicologia, e che promettono di rivedere e rinnovare molti approcci scientifici avuti sino ad ora
Il caso favorisce la mente preparata” era solito affermare il chimico e biologo francese Louis Pasteur, e pare che sia andata così anche per il team di neuroscienziati capitanato dal Professor Giacomo Rizzolatti che a Parma nel 1988, ha individuato una categoria particolare di neuroni che ha poi preso il nome di neuroni specchio per via delle loro peculiari caratteristiche.
 
Se infatti già da tempo si conoscono i neuroni dell’attività motoria, che si attivano nel momento in cui si va a compiere un’azione, gli studi dell’equipe di Rizzolatti hanno rivelato l’esistenza di questo speciale sottogruppo in cui i neuroni si attivano in seguito alla visione del compiersi di un’azione. Usando le parole dello scienziato Vilayanur Ramachandran i neuroni specchio si comportano “Come se realizzassero una simulazione virtuale dell'azione dell'altra persona”.
 
Ecco che l’osservare gli altri, le loro azioni, diventa anche “comprensione dell’altro come te stesso” afferma Rizzolatti. Si può arrivare a conoscere l’altro in modo razionale oppure tramite una conoscenza esperienziale che riavvicina e questo aiuta, in aggiunta all’attività di immedesimazione o di studio del comportamento dell’altro a ridurre le distanze tra gli individui.
 
L’avere individuato questi speciali neuroni anche in aree diverse da quelle motorie, e nello specifico in quelle emozionali, ha stupito e di fatto portato le neuroscienze ad approdare ad altre discipline, diverse dalle originarie quali la psicologia, e questo sta conducendo ad assumere nuove interpretazioni a riguardo ed a chiedersi: come intervengono i neuroni specchio nell’ambito relazionale e come possono influenzare lo stato di benessere nostro e di chi ci è vicino?
 
Lo stesso Rizzolatti afferma che è ancora prematuro definire teorie in questo senso, eppure fa riflettere quando afferma che “quando una persona vede il riso di un’altra persona si attiva esattamente quel centro corticale che determina il riso nell’osservatore”. Questo ci induce a pensare che un sorriso rappresenta già di per sé un buono strumento per indurre empatia, tendenzialmente con chiunque, sia esso un soggetto conosciuto o estraneo. Una condizione di empatia migliora i rapporti comunicativi ed agevola rapporti dualistici quali medico-paziente, ma anche consulente-cliente, superiore-subordinato, genitore-figlio e così via.
 
Nel frattempo, gli studi dei neuroni specchio continuano a fare passi avanti, su strade più o meno battute: sono interessanti gli scenari che si stanno aprendo in campo medico relativamente all’autismo ma anche nell’allenamento sportivo. L’immaginazione motoria svolge una funzione strategica, attivando gli stessi neuroni che si attiverebbero con un allenamento, si può conseguire un miglioramento nella propria preparazione atletica, acquisendo padronanza delle tecniche e velocità di pensiero. Aspetti che sembrano trovare punti in comune con la teoria della psico-cibernetica formulata negli anni ’60 dal medico Maxwell Maltz, che affronteremo in uno dei prossimi articoli, oppure nei sistemi tradizionali di insegnamento delle arti marziali.
 
Qualcuno intanto già parla della possibilità di arrivare a poter allenare anche le capacità empatiche e di poter lavorare sulla sfera più personale ed intima dell’individuo legata allo stato di benessere. Ci sono anche pareri autorevoli che, pur riconoscendo significativa la scoperta di questi neuroni, ritengono che le deduzioni fatte sino ad ora in questo campo siano esagerate. A questo proposito vi consigliamo la lettura del libro di Gregory Hickok, professore di scienze cognitive, “Il mito dei neuroni specchio: Comunicazione e facoltà cognitive. La nuova frontiera”.
 
In attesa che vengano alla luce teorie “inossidabili” sui neuroni specchio ed ottenere risposte certe a domande quali “i neuroni specchio sono acquisiti o innati?”, scienziati del calibro di Marco Iacoboni proseguono nella loro opera di divulgazione e ricerca anche in direzioni impensate quali la politica ed il marketing.
 
 
Immagini e video:
 
Video TED India 2009:
   
 
Foto GIACOMO RIZZOLATTI
     
attribuzione: Di Festival della Scienza from Genova - photo by Cirone-Musi (Giacomo Rizzolatti) [CC BY-SA 2.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0)], attraverso Wikimedia Commons
 
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